4 chiacchiere con Luciano Di Marco


Luciano detto “Lucianeddu”, palermitano, è un geometra libero professionista, laureato in Ingegneria.

Ha partecipato alla nona edizione di MasterChef Italia. E’ uno dei concorrenti più apprezzati delle ultime stagioni.

Lo scorso anno ha inaugurato il suo “Addakuosa Mare”, ristorante sulla splendida spiaggia di Castellammare del Golfo (Tp).

curiosità: Aveva già tentato nella 5^ edizione ma fu eliminato ai live cooking per un “no” di chef Cannavacciuolo!


Ciao Luciano.

Tre anni fa la tua esperienza a Masterchef Italia. Qual è il primo ricordo che ti viene in mente?

Ciao Fabio, il primo ricordo che mi viene in mente è l’esterna a Vico Equense, perché ho sentito quelle atmosfere tipiche della mia terra, ed ero felice.

Sei stato (e sei) uno dei concorrenti più amati uscito dalla masterclass. Cosa pensi apprezzino più di te?

Sono felice che ancora oggi arrivino attestati di stima e di affetto, sicuramente la mia solarità e la passione per quello che facevo e faccio.

Dentro la masterclass hai legato molto con Nicolò, con chi invece sei rimasto più legato in questi anni?

Con Nicoló c’è stato un rapporto bellissimo sin dalle selezioni, questa amicizia che non vedeva e non vede limiti di età è bella anche adesso, ci sentiamo anche per cose extra Masterchef.
Ma vedi io ho avuto la fortuna di legare quasi con tutti (18/20) e quando dico legare non è un modo di dire, vedo spesso Antonio, Fabio, Vincenzo, Titty (Nunzia), Domenico, ma sento Annamaria, Rossella, Marisa, Davide, Andrea.
Ognuno di loro mi ha lasciato un bel ricordo.


LA DOMANDA DI LOTHAR:

La Masterclass 9 é stata probabilmente una delle più competitive di sempre, tu sei arrivato sesto, e hai preceduto in classifica altri possibili vincitori come Francesca e Fabio. E chi ti ha invece preceduto aveva tutte le carte in regola per vincere l’edizione. L’elevata competitività di quella classe può aver influito positivamente sulle tue performance nel percorso e nella crescita successiva a più di 3 anni nelle registrazioni? O la tua crescita è più dovuta ai no presi alle selezioni della quinta edizione dove avevi provato la prima volta?

Non c’è dubbio che la competitività ti da i giusti stimoli per andare avanti e fare sempre meglio, sapere che tra i tuoi competitors c’era gente del calibro di Francesca, Rossella, Davide, Antonio, Nicoló, ovvero ragazzi che quando li vedevi all’opera ti scioccavano per le loro abilità e conoscenze ti faceva chiudere lo stomaco e per farlo riaprire mi buttavo a studiare sui libri di tecnica e cucinavo continuamente.
Quello che faccio ancora adesso quando vedo gente sul web fare cose belle e soprattutto quando vedo un collaboratore o una collaboratrice che sanno fare molto bene il proprio lavoro.
Non arrendersi mai e studiare sempre.


Luciano ha vinto due mistery box! Con i piatti: “Addakuosa” e “Una norma poco normale”

Finita la vostra edizione….è iniziato il covid. In pratica avete perso il momento clou di massima notorietà. Come hai vissuto quei momenti?

Siamo l’edizione che nella storia di Masterchef a causa della pandemia non ha raccolto i frutti dopo la messa in onda del programma, ma, in quel periodo ci hanno aiutato molto i social a stare in contatto con il mondo esterno.

Sei un geometra libero professionista, come sei riuscito a coniugare il lavoro con tutti i nuovi impegni?

Devo dirti che la pandemia a me personalmente mi ha aiutato molto a smaltire l’adrenalina che inevitabilmente la popolarità ti fa salire, ho metabolizzato e ponderato il da farsi senza fare scelte insensate. Ma dalle nostre parti c’è un detto che dice ‘’ un si lassa a strata vecchia pa nova’’ (non si lascia la strada vecchia per la nuova), prima di fare passi azzardati bisogna organizzare bene la propria vita, c’è da dire che io ho la fortuna di avere una famiglia che mi sta vicino in ogni scelta che ho fatto, e non ti nascondo che faccio molti sacrifici, ma riesco a coniugare la mia vita professionale con quello che è la passione per il meraviglioso mondo della cucina.

Hai un grande successo sui social, soprattutto su Instagram (oltre 110 mila follower) e Tik Tok (61 mila), dove presenti le tue ricette, chi ti aiuta nella realizzazione dei video? A proposito, congratulazioni alla tua mamma, coinvolta in alcuni video. Mi sembra che si diverta molto; hai dovuto insistere per convincerla?

Il mio braccio destro che mi aiuta a gestire i profili social e nelle registrazioni è mia figlia Sara, lei organizza il piano editoriale e mi consiglia su cosa preparare in funzione al trand.
La mamma è una forza della natura, sarebbe pronta per una masterclass.
Insistere? Credimi lei vorrebbe registrare sempre con me le ricette della sua infanzia, questa cosa mi piace moltissimo.


“Addakuosa”! Da semplice “augurio” a marchio registrato…..fino al ristorante. Ci racconti come è maturata l’idea dell’Addakuosa Mare?


Addakuosa come ben sai significa ‘’A quella cosa” , una cosa bella che ti è capitata nella vita a cui vale la pena di brindare. Masterchef per me è stato un percorso che rimarrà scolpito nel mio cuore e lo dicevo sempre che un giorno io avrei aperto il mio Addakuosa, ho avuto la fortuna di vedere questo posto sul mare e me ne sono innamorato e quando mia moglie mi disse come lo chiamerai risposi subito “ADDAKUOSAMARE”!
Chiaramente Addakuosa sarà a Palermo 😜.

Com’è andata questa prima esperienza? E quando riaprirai?

L’esperienza è stata molto significativa e costruttiva, ricordo a tutti che io nella vita ho sempre fatto il geometra libero professionista è una cosa era cucinare per gli amici (anche se tanti) ed una cosa è gestire una cucina ed un ristorante.
In questo periodo ho imparato molto, soprattutto ho realizzato cosa vuol dire lavorare in una vera cucina ed in brigata dove basta poco per far saltare i nervi.
Non vedo l’ora che arrivi l’1 maggio, la data di apertura della nuova stagione, più forte e con un bagaglio di esperienza in più.
Novità e ottimi propositi.

Che tipo di cucina proponi ai tuoi clienti?

ADDAKUOSAMARE propone prevalentemente una cucina di mare, abbiamo due formule; il pranzo con un menù alla carta, con piatti classici della cucina mediterranea, ed una proposta degustazione per la sera dove serviamo un menu di 7 portate che cambia in funzione a quello che il mare ci offre.
La vulcano (Nero di seppia e ricci ) non deve mai mancare.


il kit “Addakuosa”.Clicca per info e acquisto.


Ci racconti la tua esperienza come chef per una sera, nella comunità di San Patrignano?

Penso che tra tutte l’esperienze e le attività che ho fatto dopo Masterchef questa è stata la più importante è la più intensa che mi ha toccato il cuore e l’anima. Sampa non si può raccontare, la devi vivere da dentro, solo allora capirai quanto è importante la vita. Spero di ritornare nelle cucine di San Patrignano e magari portare un altro pezzo di Sicilia per scaldare i cuoi dei ragazzi, come loro hanno scaldato il mio.

Luciano, credo che per te conti tanto la famiglia, le tue donne! Tua moglie Carmen, le tue figlie, adesso sei anche nonno. Quanto ti hanno aiutato in questa tua nuova avventura?


Loro sono la mia forza, la mia linfa, senza di loro non potrei dare vita ai miei progetti.
Oggi ho 56 anni e sto mettendo di nuovo in gioco la mia vita (non sto mai fermo), se ci riuscirò è anche grazie a loro.


Masterchef, il ristorante, il nipotino, altri sogni nel cassetto per il futuro?

Ho sempre detto alle mie figlie che nella vita non bisogna mai mettere paletti. Nel mio profilo trovi scritto: non smettere mai di rincorrere i propri sogni, penso che questo dice tutto.

Grazie Lucianeddu!

by Fabio M.